CASA NY

Non è necessario avere un loft di centinaia di metri quadri e un’altezza da vecchio capannone industriale per crearne uno, che sia di dimensioni ridotte ma funzionale e accogliente al massimo delle sue capacità. Inoltre, un loft è caratterizzato dalla ariosità degli spazi, dalla continua comunicazione visiva e spesso anche uditiva tra un ambiente e l’altro; non esistono corridoi e divisioni nette, ma solo il corretto posizionamento degli arredi e giochi di pavimentazioni diverse, pensati in modo tale da non sminuire l’area a disposizione e dividere lo spazio in maniera razionale.
L’appartamento in oggetto non è certo comparabile a un loft, il ché è una sfida a dir poco interessante, ma con qualche accorgimento si può ottenere qualcosa di molto simile.
In questa proposta progettuale si ribaltano alcune regole, per assumerne altre: prima tra tutte l’assenza di corridoi. L’unica rigida presenza è la stretta stecca in mattoni rossi a vista che attraversa la casa e che raccoglie i servizi necessari: bagno, ripostiglio (o piccola cabina armadio) e la cucina. Questa non chiude gli spazi, bensì li unisce e li mette in comunicazione in un continuo dialogo. La vera e propria suddivisione degli ambienti è dettata dalla pavimentazione: nell’ingresso e nella stecca dei servizi, soggetti a scarpe sporche nel primo caso e vapore, liquidi e cibo nel secondo, il pavimento è cemento o resina, facilmente lavabile e resistente; si è scelto parquet industriale invece nella zona giorno, che comprende living, sala pranzo, relax ma anche camera da letto, ben più duraturo e visivamente interessante rispetto a quello comunemente utilizzato, ma altrettanto caldo.
Vediamo ora in dettaglio la planimetria: l’ingresso è ora una vera e propria stanza funzionale, completa di armadiatura a L che ospita il guardaroba con la scarpiera, tanto spazio per biancheria di casa, materiale per la pulizia e così via, e nasconde alla vista il quadro elettrico, al fine di uniformare le pareti. Da qui, attraverso un piccolo portale (anch’esso parte dell’armadiatura e dunque utilizzabile per riporre il necessario), si entra nella zona conversazione, da cui si sbircia la cucina e la sala pranzo dall’altra parte dell’appartamento. La parete in mattoni a vista, infatti, viene tagliata in corrispondenza dell’isola e del secondo piano di lavoro, garantendo continuità e sottolineando allo stesso tempo il diverso linguaggio tra una zona e l’altra. Qui si affaccia anche la camera padronale, che comunica con la zona living attraverso una grande vetrata che dona luminosità alla stanza e regala l’impressione di uno spazio ben più ampio della realtà (anche i tendaggi, lunghi e a soffitto, daranno la percezione di un’altezza più lunga di quella che è). La scelta di posizionare la camera da letto padronale qui è stata dettata dalla necessità di avere una zona living che non fosse soffocata dagli arredi e che potesse trasformarsi senza rimpicciolire troppo gli ambienti (come vedremo più avanti): ciò che ha generato gli spazi è chiaramente la “stecca dei servizi”, traslata un po’ più in alto rispetto alla metà del quadrato della planimetria, proprio per il motivo sopra spiegato.
La zona living può anche diventare un piccolo e comodo ufficio: il tavolino, infatti, è caratterizzato da un piano mobile che si solleva e si avvicina al divano come un vero e proprio piano scrivania e che nasconde dello spazio per riporre pc, documenti e altra piccola oggettistica; inoltre è il luogo ideale per trovare la concentrazione, essendo luminoso e a diretto contatto con il terrazzo, e vicino alla cucina nel caso si voglia pizzicare qualcosa da mangiare.
L’ingresso alla camera padronale, però, avviene oltre le due ante scorrevoli esterne alle spalle dell’isola della cucina: qui si entra in quella che potrebbe essere considerata una cabina armadio, in cui riporre cambi di stagione e biancheria da letto, e da cui si accede alla stanza vera e propria, ma anche al bagno e alla saletta relax (in futuro la seconda camera da letto).
La cucina è caratterizzata da mensole a vista, ma è equipaggiata di tutto lo spazio necessario per la dispensa all’interno del mobile in nicchia, che accoglie anche frigo, forno e microonde. Il piano e i fianchi della cucina saranno in cemento, o simil-cemento, come se la cucina stessa nascesse dal pavimento su cui si appoggia.
Per recuperare tutto lo spazio possibile e mantenere agevoli i movimenti, il tavolo da pranzo è sistemato contro la stessa parete della dispensa, grazie alla presenza di una panca: in questo modo il passaggio da e per la saletta relax/seconda camera è facile e ampio.
Quest’ultima è grande a sufficienza per ospitare un divano letto da una piazza e mezzo e una madia; sulla parete in mattoncini è appesa la TV, che può ruotare per raggiungere l’inclinazione giusta. Attraverso lo spostamento di alcuni arredi (nella fattispecie, ruotando il divano e il tavolino verso la parete liscia, su cui saranno predisposti gli attacchi TV) e chiudendo lo spazio tra la saletta pranzo e la nuova cameretta tramite una parete vetrata del tutto simile a quella presente nella stanza padronale, si ricava una stanza in più senza dispendiosi interventi murari, come richiesto dalla Committenza.
Il bagno è grande a sufficienza per ospitare in maniera agevole un’ampia doccia (140×70), un piano lavabo con tanto spazio per appoggiare e un piccolo angolo lavanderia, oltre gli ovvi vaso e bidet.
Infine, il terrazzo: una lunga fioriera non solo proteggerà l’appartamento da occhi indiscreti, ma trasformerà questo spazio all’aperto in un’oasi al centro città; seguendo la disposizione interna, ci sarà una piccola area conversazione in corrispondenza del living, un tavolo da pranzo in linea con la cucina al centro del terrazzo e l’area bbq che prosegue l’armadiatura in nicchia della cucina.
I materiali principalmente utilizzati sono tre: legno, cemento e mattoni, tutti e tre uniti da elementi neri come maniglie, lampade, alcuni arredi e infissi, che fanno da collante in tutta la casa. Molti arredi sono da considerarsi su misura, al fine di utilizzare al meglio gli spazi e dare uniformità all’appartamento tramite l’utilizzo del medesimo linguaggio (cucina compresa): il colore principale che è stato pensato per accostarsi ai materiali scelti è una bella tonalità di verde/grigio (il codice RAL che più si avvicina alla tinta scelta è il 7000, anche se quest’ultimo volge più al grigio), che non solo si sposa bene con il calore del legno e la freddezza del cemento, ma completa la presenza di eventuali piante da interni. Gli altri pezzi di arredo sono elencati in maniera esaustiva nelle tavole apposite, ma sono caratterizzati da elementi in metallo nero, legno e il marrone della pelle.
Oltre le porte finestre della zona giorno, sono state modificate anche quella del bagno e della stanzetta relax, per meglio accomodare la nuova planimetria. Gli infissi saranno bicolore: in legno all’esterno, per uniformarsi a quelli del condominio, e neri all’interno.
L’impianto di riscaldamento e raffrescamento non è stato studiato in questa fase preliminare, ma tutte le unità di condizionamento saranno nascoste negli arredi su misura, nel piccolo vano ripostiglio sopra le porte.

Dove: Foggia, Italia
Tipologia: Appartamento
Anno: 2020
Committente: Privato

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MARTA BONESU

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